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DIVISIONE ARCHITETTURA DI OFFTEC

Offtec Architettura”, nuova divisione di Offtec, nasce nel 2019 quando l’architetto e presidente del C.d.A. Flavian Basile decide di ampliare la struttura tecnica della società, già fortemente affermata nel campo dell’ingegneria e delle infrastrutture, fondando una nuova Divisione dedicata interamente alla progettazione architettonica.

Offtec Architettura” si compone di giovani architetti impegnati nell’elaborazione di progetti e proposte compositive per la partecipazione a concorsi di progettazione nazionali ed internazionali.

L’importanza dell’architettura, oggi, è fondamentale e con essa la figura dell’architetto che ha assunto un ruolo nodale all’interno dei processi di trasformazione urbana e del territorio, indirizzando lo sviluppo del Paese. L’architettura è espressione della società contemporanea: nascendo dal passato ed ispirandosi alle opere dei grandi maestri diventa manifestazione del nuovo, del futuro, dell’innovazione. La visione progettuale del team di Offtec è quella di un’architettura per tutti che sappia plasmare gli spazi non come “contenitori” fini a sé stessi ma come luoghi del vivere, capaci di rispondere alle esigenze della società. In questo modo, l’architettura assume un ruolo sociale ed etico in cui la ricerca formale riesce a dare soluzioni concrete ai problemi legati alla trasformazione urbana.

Numerosi sono stati i concorsi che hanno visto impegnata la nuova divisione di Offtec nei vari settori dell’architettura, dalla riqualificazione urbana alla progettazione di edifici innovativi volti ad ospitare attività ricettive, spazi dedicati alla cultura, musei, headquarter e infrastrutture di collegamento. Offtec Architettura si è già distinta a livello nazionale ed internazionale, conquistando importanti riconoscimenti e premi.  Le prime menzioni sono state nell’ambito di concorsi organizzati da YAC (Young Architects Competitions) in cui il team ha ricevuto due “Finalist Mention”, una per “Xi’An Train Station”, proposta per la realizzazione di una nuova stazione di interscambio ferroviario a Xi’An, punto di arrivo della Via della Seta, e una per il “Detroit Waterfront District”, un progetto di riqualificazione volto a colmare un vuoto urbano a Detroit, attraverso l’inserimento di un complesso di edifici capaci di riscrivere lo skyline della città. Tali riconoscimenti hanno valutato le proposte di Offtec tra i migliori 30 progetti presentati.

Ulteriori riconoscimenti sono stati attribuiti al giovanissimo team di architetti con 3 “Menzioni d’onore”: la prima al concorso Skyhive 2020 con il progetto “Loop in the sky”, un edificio ibrido, a metà tra architettura e infrastruttura, capace di produrre energia e spazi sociali per la comunità; la seconda con l’idea progettuale per l’Agorà Conference Hall, struttura ricettiva multifunzionale a Bloomsbury, uno dei più importanti quartieri

di Londra e la terza con la proposta per la nuova sede da adibire a uffici per il “FITT Future Headquarters”. Il 2021 ha visto Offtec Architettura protagonista di un importante concorso: il Nuovo Headquarter del Gruppo Vergero.

La competizione, in due fasi, prevedeva la realizzazione di un edificio per uffici a Venaria Reale. Il progetto presentato ha permesso ad Offtec di essere tra le 5 proposte che hanno superato la prima fase per poi classificarsi al secondo posto.  L’idea progettuale di Offtec è un nuovo polo strategico capace di comunicare la nuova immagine dell’azienda ma che vuole essere, allo stesso tempo, simbolo di una nuova visione di workspace e punto di riferimento nel settore dell’architettura sostenibile.

La grande sfida del futuro è ridurre al minimo gli impatti sull’ambiente; è per questo che la progettazione sostenibile è uno dei punti cardine della “vision” di Offtec che basa i propri progetti su principi di bioarchitettura, efficienza energetica e integrazione delle nature-based solutions in ambito urbano. In una realtà in cui molti Stati sono impegnati a ridurre in modo drastico le emissioni di CO2, l’architettura e la pianificazione urbana hanno la responsabilità di creare spazi costruiti (e non) basati sul rispetto e sull’integrazione con l’ambiente, realtà che siano in grado di controllare i consumi di energia, grazie all’utilizzo di materiali e di tecniche di costruzione non nocive per la salute: una sostenibilità sociale oltre che economica, fondata sull’innovazione e sull’economia circolare.

Da Medil Magazine, a cura di  arch. Maria Rosaria Savoia