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Ingegneria, a gennaio 2023 brusco calo congiunturale di bandi (-40,4%) e valori (-55,1%) 

A gennaio 2023 la domanda di servizi d’ingegneria e di architettura è calata rispetto a dicembre. L’Oice ha rilevato 294 bandi per 206,7 milioni di euro.
I dati mostrano una riduzione dei servizi d’ingegneria e di architettura del 40% in numero e del 55% in valore rispetto a dicembre.
 
Rispetto a gennaio 2022 c’è stato però un incremento dei servizi d’ingegneria e di architettura del 18% in numero e del 167% in valore.
 

Servizi di ingegneria e di architettura, i dati di gennaio 2023

A gennaio 2023 gli accordi quadro confermano il forte contributo al valore totale messo in gara. Sul totale, rappresentano il 5% del numero e il 43% del valore. A questi numeri ha contribuito il Ministero della Difesa, che ha pubblicato 2 bandi con un valore di 57,9 milioni di euro.
 
Le gare di progettazione hanno registrato un andamento molto positivo nel valoresono state 197 per un valore di 143 milioni di euro, con un incremento del 5% su dicembre e del 289% su gennaio 2022. Il mercato è sostenuto dai bandi sopra soglia, che sono aumentati del 350% su gennaio 2022. Il valore dei bandi sotto soglia è cresciuto del 66%.

A gennaio, le gare per interventi a valere su risorse del PNRR e del PNC sono state 223, con un valore dei lavori di 1,6 miliardi di euro e dei servizi di 49 milioni.

“Con gennaio si apre un anno che nei numeri si mostra sotto buoni auspici se raffrontato con un anno fa – ha dichiarato Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’osservatorio – La spinta data dalle gare per interventi del PNRR continua a muovere verso la crescita tutto il mercato pubblico dei servizi di architettura e ingegneria”.
 
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di gennaio 2023 sono stati 165, con un valore complessivo dei lavori pari a 1,6 miliardi di euro e con un importo della progettazione stimato in 37,4 milioni. Rispetto al mese di gennaio 2022, il numero è cresciuto del 284%, il valore dei lavori è aumentato del 71% ma quello della progettazione compresa nei bandi è calato del 30%.

“Al momento siamo impegnati a che le grandi committenze migliorino il rapporto con l’offerta, sia definendo corrette basi di gara – e su questo plaudiamo all’intervento dell’Anac che ha censurato la prassi del doppio ribasso -, sia pagando in tempi non biblici le prestazioni svolte: non è possibile che si chieda sempre di più pagando poco e in ritardo di 9/12 mesi un progetto approvato, come ci viene raccontato. Rendiamo effettivo da oggi il principio della conservazione dell’equilibrio contrattuale declamato nel nuovo codice appalti! ”. (Giorgio Lupoi)